Una piccola pasticceria con bistrot dove le proposte dolci e salate sono l'occasione per prendersi una pausa che coccola anche l'anima oltre al palato. Da “A'Ida e le viole” a Seregno (Mb) il tempo rallenta appena s'incontra uno stile retrò, ricercato nei minimi dettagli e con spazi quasi intimi. Basta un rapido sguardo per provare la sensazione di essere arrivati a casa di qualcuno che si conosce già e anche piuttosto bene: pochi posti, una sala un po' più ampia, un'altra che permette di intravedere il laboratorio di pasticceria e un dehor che è un giardino petit per ogni stagione.
A'Ida e le viole, un posto d'altri tempi
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Particolare dei A'Ida e le viole
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Il dehor di A'Ida e le viole
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A'Ida e le viole, un bistrot in un palazzo storico
Come detto, siamo a Seregno, nel cuore della zona pedonale. Il bistrot aperto nel 2018 ha trovato casa nella dimora storica Odescalchi-Silva, un edificio di fine Ottocento che sorprende con i suoi pavimenti e soffitti d'epoca. Ad accogliere sono Elisabetta Nogherot e il figlio Emanuele Cimnaghi. Antiche origini austriache rimaste nel cognome, Elisabetta è in tutto brianzola, nata e cresciuta tra Meda e Seregno con una vocazione di famiglia da sempre legata alla ristorazione. Emanuele, 29 anni, si è diplomato all’Istituto alberghiero Ballerini e la sua formazione è stata la chiave di volta, dopo diverse esperienze anche all'estero, per dare vita al locale.
Elisabetta Nogherot e il figlio Emanuele Cimnaghi
«La nostra idea nel pensare un luogo come questo – raccontano - è sempre stata quella di accogliere non clienti bensì ospiti». Qui il culto del ricevimento è molto forte e ha una storia particolare. In questa parte di proprietà visse Ida, elegante signora nata agli inizi del Novecento. Amava le viole selvatiche che crescevano spontanee in giardino ma che erano anche la base del profumo di violetta così tanto di moda nel periodo. Adorava ricevere e affascinare proponendo un'accoglienza fatta di cure nei dettagli e proposte culinarie classiche di qualità. Tutto oggi è riproposto nel bistrot. I nipoti eredi di Ida, Alessandro e Andrea, hanno destinato parte della loro abitazione al locale, con un omaggio dichiarato alla nonna, accogliendo l'idea Elisabetta ed Emanuele.
Come è il bistrot A'Ida e le viole
La ristrutturazione si deve all’architetto Alessandro Agrati. Da “A'Ida e le viole” nulla è lasciato al caso sia nell’arredamento che nelle porcellane in cui vengono serviti tè e caffè. Anche la musica accompagna un ritmo lento. «Per noi sono importanti anche i ricordi che si scatenano con una semplice tazza che ricorda una persona cara. Ogni ospite è come un nipote che torna a trovarci: vogliamo stupire ogni volta», sottolinea Nogherot.
Cosa si mangia da A'Ida e le viole
Il bistrot è un'evoluzione della caffetteria: mantiene il bello della proposta classica ma è un nuovo percorso dove anche la modernità fa capolino. Un luogo di relax e degustazioni di pasticceria e prodotti che spaziano dal caffè (con miscela esclusiva) a cioccolate, tè, estratti, cocktail e vini.
A'Ida e le viole i dolci protagonisti
Gli aperitivi sono un viaggio ricercato. Le proposte dolci e salate vengono realizzate nel laboratorio annesso, dal pasticcere Sergio Galimberti, cultore di tempi e ritualità dell'alta pasticceria classica. Non mancano fusioni: la Tatin dolce-salata di pomodorini confit. Il brunch è proposto anche in settimana, su prenotazione. La bevanda zenzero e limone è un tratto distintivo del locale: limoni di Sorrento e zenzero fresco si sposano in un decotto con 12 ore di riposo, filtrato e rimesso a bollire con l’aggiunta di fruttosio.
Il bistrot è un'evoluzione della caffetteria
Viene proposto tutto l'anno, anche come punch. Ad accogliere all'ingresso ci sono enormi bauli d'epoca: quelli che Ida usava per le sue trasferte e che lasciano immaginare il viaggio dell'ospitalità che si intraprende nel locale.
A'Ida e le viole - pasticceria con Bistrot
via Lamarmora 2 - 20831 Seregno (Mb)
Tel +39 0362.222099