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Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu "made in Italy"

Il ristorante a un passo dal Campidoglio celebra l'italianità con cucina romana tradizionale grazie alla collaborazione degli chef Alessandro Marata e Giuseppe Di Iorio. Tutto condito da una vista mozzafiato sulla Roma antica

 
17 marzo 2024 | 14:30

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu "made in Italy"

Il ristorante a un passo dal Campidoglio celebra l'italianità con cucina romana tradizionale grazie alla collaborazione degli chef Alessandro Marata e Giuseppe Di Iorio. Tutto condito da una vista mozzafiato sulla Roma antica

17 marzo 2024 | 14:30
 

Sempre più frequentata, la Fondazione Rhinoceros, nel cuore del Velabro romano, è decisamente un'ode alla Grande Bellezza italiana, con le sue terrazze panoramiche che offrono uno spettacolare viaggio nel tempo attraverso i secoli. Grazie all'intervento di recupero dell'architetto Jean Nouvel, il palazzo si è da tempo trasformato in uno spazio minimalista che esalta il panorama circostante. E il rooftop ha finalmente preso una nuova direzione (decisamente gourmet) con il progetto di Manfredi Fine Hotels Collection, che oggi offre un'esperienza gastronomica e mixology curata dall'Executive chef Giuseppe Di Iorio, stellato del ristorante Aroma, e realizzata da Alessanro Marata, il residente chef. Un locale realmente capace di abbinare il gusto di mangiare bene all'italiana (i piatti sono tutti giusti, compensibili e buoni) con la valorizzazione del panorama, unico, di Roma.

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu

Terrazza panoramica del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar

Va ricordato che il gruppo Manfredi si è specializzato in locali per molti versi esclusivi, che abbinano alta cucina e location con viste uniche, dai Faraglioni di Capri al Colosseo di Roma, ed ha come obbiettivo principale  il “made in Italy” proprosto alla clientela italiana e a quella internazionale. Rhinoceros Le Restau & RoofBar si aggiunge a questo progetto celebrando l'italianità, con un'attenzione particolare alla tradizione romana e con due proposte distinte anche se perfettamente integrate: il Lounge bar, regno della mixology e il ristorante dove a fianco di Marata c'è un estaurante manager d'esperienza come Stefano Ruco. A "legare" i due spazi cio ha pensato l''interior design di Giorgia Dennerlein di Loto Ad Project, inserendo con eleganza elementi che richiamano il tema del rinoceronte. Inoltre, gli arredi presentano forme originali, caratterizzate da linee circolari e curve sinuose in stile optical art. Insomma un locale contemporaneo dove l'accpoglienza si accoppia perfettamente con la vista impareggiabile e con la cucina.

La struttura del Rhinoceros Le Restau & RoofBar 

Il locale accoglie i clienti con una terrazza straordinaria su due livelli. Sull'attico del palazzo che ospita la fondazione Fendi, si gode una vista sorprendente della Roma Antica, dal Tevere al Campidoglio,  le antiche rovine, i templi, il Palatino e le misteriose terrazze delle dimore esclusive del centro storico, fino ad arrivare al Circo Massimo. Dall'altro lato, sulla vasta terrazza, spiccano i rinoceronti in versione pixelata, bianchi e neri, che regnano sovrani. Al livello sottostante, troviamo due ambienti "en plein air": il primo, destinato al ristorante, con poltroncine color panna e tavoli antracite; il secondo, dedicato alla mixology.

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu

Terrazza panoramica del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar

Il cocktail bar presenta un lungo bancone rosso laccato, corredato da scaffali tono su tono per gli spirits. Gli sgabelli e i divanetti dalle trame nere e bianche accompagnano bizzarre poltrone, dalle forme audaci e dalle tonalità accese: qui il rosso e il giallo richiamano le spezie esotiche che un tempo affluivano al mercato del Foro Boario, ai tempi dell'antica Roma, e la vivacità della stagione estiva. Tavolini bianchi, alcuni di marmo, completano l'arredo, bassi e posizionati lungo le mura perimetrali, offrendo un'esperienza unica per un aperitivo o una cena, quasi a toccare il cielo, avvolti dalla calda luce di piccole lampade gioiello. Una vista mozzafiato si apre dall'altana, dove i tavoli color fumé, posti su ampi rettangoli dalle trame disegnate, illuminati dalla luce solare, riflettono nel rettangolo rosso laccato che delimita l'esclusiva cucina a vista. Anche in inverno, grazie ad un efficace riscaldamento, è piacevole stare in terrazza.

Non manca, ovviamente il ristorante interno, con vista sull'imponente Arco Quadrifronte, il Campidoglio, San Teodoro. Una saletta arredata con tavoli neri e una pennellata rossa richiama i tempi antichi, con pareti in pietra e mattoni, evocando l'opus mixtum degli antichi romani. In questo contesto urbano, l'architetto francese Jean Nouvel ha progettato il suo intervento sul Palazzo, recuperando la storia dell'edificio con tracce minime stratificate e segni contemporanei, per un equilibrio tra passato e presente, testimoniato dalla cucina, dal design e dalla mixology di Rhinoceros Le Restau & RoofBar. Partendo dal passato, si fa rivivere ciò che si è sedimentato, per abbracciare il futuro e donare alla città un luogo nuovo, che faccia esprimere i suoi istinti nobili e creativi.

Gli chef del Rhinoceros Le Restau & RoofBar 

Chef Alessandro Marata, con una formazione diversificata, ha accumulato esperienza culinaria in diverse parti del mondo, tra cui Spagna, Egitto e Inghilterra, prima di stabilirsi a Roma presso Aroma, dove ha affinato le sue abilità lavorando con lo chef Giuseppe di Iorio. Successivamente, si è dedicato alla cucina etnico-mediterranea sotto la guida dello chef Francesco Apreda presso Imago, esplorando nuove tecniche e aromi. Ha poi lavorato al V Lounge, trasformando il ristorante in una destinazione gourmet, e ha collaborato con vari progetti culinari a Roma, tra cui Giulia Restaurant, Retrobottega, Taki Off e Bastianelli a Fiumicino, prima di unirsi al team di Rhinoceros Le Restau & RoofBar come resident.

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu

Alessandro Marata, chef resident del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar

Chef Giuseppe Di Iorio, execuitive del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar, con radici romane e calabresi, ha iniziato a coltivare la passione per la cucina fin da bambino grazie al padre. Dopo gli studi alla Scuola Alberghiera di Roma, ha lavorato in rinomati ristoranti sia in Italia che all'estero, incluso il prestigioso Hyde Park Hotel di Londra sotto la guida di Giuseppe Sestito. Tornato a Roma, ha continuato a perfezionarsi presso vari ristoranti di alta cucina prima di diventare chef del Ristorante Aroma nel 2010. La sua cucina, basata sulla creatività, la passione e il rispetto per la materia prima, ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui una Stella Michelin nel 2014. La sua filosofia culinaria si distingue per un approccio minimalista che valorizza gli ingredienti locali, offrendo preparazioni sorprendenti che rinnovano la tradizione italiana.

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu

Giuseppe Di Iorio, chef cxecutive del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar

La cucina del Rhinoceros Le Restau & RoofBar 

La continuità con il passato emerge chiaramente nella filosofia culinaria del locale, che celebra i piaceri della tavola, romani e italiani. Il menu, curato dallo chef resident Alessandro Marata e supervisionato da Giuseppe Di Iorio, sposa con maestria essenzialità e sperimentazione. Con abilità, i sapori delle tipicità territoriali più ricche e gustose si fondono con tecniche e presentazioni contemporanee, offrendo un'esperienza culinaria unica e indimenticabile.

Racconta Di Iorio: «Realizziamo una cucina solida e ricca, con grandi piatti della tradizione eseguiti con tipologie di cotture differenti al servizio di una proposta di memoria raffinata ed elegante, per un’esperienza gastronomica capace di emozionare innanzitutto i nostri concittadini, risvegliando sensazioni del passato. Ho scelto Alessandro Marata come resident, perché è in grado di abbracciare questa visione e trasferirla pienamente nell’esecuzione dei piatti in carta. Abbiamo fatto un percorso insieme per due anni, poi ha lavorato con Francesco Apreda e, successivamente, ha intrapreso altre avventure. In questi anni l’ho sempre seguito, dandogli consigli quando mi sono stati chiesti, e oggi ci ritroviamo insieme per questo nuovo entusiasmante capitolo, dove mi aspetto che si esprima con la sua filosofia e la sua competenza, per raggiungere i migliori risultati».

Rhinoceros Le Restau & RoofBar, vista mozzafiato e un vero menu

Animella di vitello, topinambur, cipolle perline e limone del ristorante Rhinoceros Le Restau & RoofBar

La collaborazione tra Di Iorio e Marata si trasforma così in un legame profondo che, partendo dall'impulso di preservare e tramandare il passare del tempo con rispetto per la tradizione, si eleva al di là del ricordo, sollecitando i sensi attraverso sapori autentici. Questo concetto di consapevolezza si riflette nuovamente nei piatti, portati a nuovi livelli attraverso tecniche moderne e gusti che esplodono in bocca con familiarità e golosità. Ogni piatto racconta la sua storia, arricchita da ingredienti genuini e di stagione, offrendo un'esperienza culinaria che celebra la ricca cultura gastronomica locale. In questo luogo che invita alla convivialità e alla contemplazione della bellezza, si offre un'esperienza esclusiva, raffinata e creativa.

Alla base delle preparazioni di Alessandro Marata ci sono «prodotti conosciuti sempre freschissimi che danno valore al lavoro delle piccole aziende, provenienti dunque dalla filiera corta. Questi ingredienti alleggeriscono il piatto, per una tradizione in chiave moderna che si concede anche alcune particolarità, ma il cui legame con la memoria rimane inalterato». Una cucina curiosa e intrigante che prende forma in piatti come il Risotto come se fosse... una puttanesca, emblema della sfida dello chef di “dare una forma diversa ai sapori che conosciamo, conferendo loro tocchi a volte delicati, altre incisivi, per creare un effetto sorprendente”. Tema che ritorna nella Triglia pane e pizzaiola, che trae spunto dalla ricetta di un tempo, “ma scompone la preparazione, presentandosi come una triglia abbottonata con mollica profumata, una salsetta di ristretto di pizzaiola e una bombettina di pane», precisa Marata.

Immancabili poi sono i grandi classici della romanità, ma resi speciali da un guizzo creativo: dallo Spaghettone alla carbonara come piace a noi al Bottone cacio & pepe al mare (assolutamente da non perdere), in cui la famosa cremina a base di pecorino romano e pepe diviene farcia per la pasta ripiena, accompagnata da sentori di mare, grazie alla cottura in brodo di cozze (ritrovate in versione quenelle sul piatto), insieme a una chips di crostacei.

E nell’incontro tra mare e montagna, menzione speciale va al piatto Luciana incontra Amatrice e fanno una calaMarata: «Questa pietanza nasce per dimostrare come l’incontro di alcuni sapori forti possa dar vita a un accostamento armonioso che esalta i singoli gusti – racconta Marata – Da qui, l’abbinamento del guanciale con il polpo, per creare un sodalizio tra queste due rappresentanze: da un lato una salsa alla luciana e dall’altro l’amatriciana». Un altro piatto che da solo giustifica una visita al ristorante. Attraverso una serie di preparazioni molto elaborate, giunge in tavola una calamarata cotta in un blend di brodi, servita con uno speciale ragù di moscardini e guanciale, impreziosita da dettagli come la cipolletta in agrodolce e la spuma di pecorino.

E in un rimando costante ai sapori familiari, la carta si arricchisce di portate come Fusill’Oro arzilla e broccoli, Il nostro saltimbocca... di maiale, e l’immancabile Polletto e peperoni. Il fine pasto, proseguendo lungo la scia, propone la golosa Sfera di cioccolato bianco, ricotta e visciole ma, insieme ai dessert, presenta anche una Selezione di formaggi italiani: «È il nostro modo di celebrare i nonni e le radici contadine del Belpaese. Si porta a tavola il carrello dei formaggi, in memoria di questa antica usanza nelle case nostrane», aggiunge Marata.

Rhinoceros, un nome che rimanda alla Roma imperiale

Per concludere ricordiamo che Il nome Rhinoceros, rinoceronte, e` una suggestione che rimanda alla Roma imperiale, quando la citta` era capitale di un vasto impero – caput mundi – e tutte le meraviglie vi confluivano dai piu` lontani territori. In particolare il riferimento e` a una frase di Svetonio, contenuta nella Vita dei Cesari, a proposito dell’imperatore Augusto (De vita Caesarum, libro II, Divus Augustus, 43, 4), che per numero e per magnificenza di spettacoli superava tutti i suoi predecessori e che aveva l’abitudine di mettere in mostra questi “prodigi” quando arrivavano a Roma, in giorni di particolare importanza. Ad esempio, si racconta di un rinoceronte, creatura spaventosa e insieme fonte di meraviglia, esibito presso i Saepta Iulia, i recinti dove si svolgevano le elezioni.

Il RHINOCEROS LeRestau & RoofBar | Via del Velabro 9 | 00186 Roma (Rm) | Tel 06 6798902

 

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