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Consorzio Oltrepò pavese: all'unanimità Francesca Seralvo nuova presidente

È tempo di aria nuova e di una svolta epocale per l'Oltrepò grazie all'accordo fra produttori di filiera e le due cantine sociali (Terre d'Oltrepò e Torrevilla). Promozione del territorio e Pinot nero fra gli obiettivi principali. Nata e cresciuta tra le vigne della Tenuta Mazzolino, la nuova presidente del consorzio gestisce una cantina con un tocco di innovazione e ambizione

di Alberto Lupini
direttore
14 marzo 2024 | 19:25
Consorzio Oltrepò pavese: all'unanimità Francesca Seralvo  nuova presidente
Consorzio Oltrepò pavese: all'unanimità Francesca Seralvo  nuova presidente

Consorzio Oltrepò pavese: all'unanimità Francesca Seralvo nuova presidente

È tempo di aria nuova e di una svolta epocale per l'Oltrepò grazie all'accordo fra produttori di filiera e le due cantine sociali (Terre d'Oltrepò e Torrevilla). Promozione del territorio e Pinot nero fra gli obiettivi principali. Nata e cresciuta tra le vigne della Tenuta Mazzolino, la nuova presidente del consorzio gestisce una cantina con un tocco di innovazione e ambizione

di Alberto Lupini
direttore
14 marzo 2024 | 19:25
 

Passaggio di testimone al femminile, da Gilda Fugazza a Francesca Seralvo, per la presidenza del Consorzio Oltrepò. La nomina da parte del consiglio di amministrazione è avvenuta all’unanimità, a conferma di come per il più importante comprensorio vincolo della Lombardia sia l’ora di una svolta epocale. La fine delle polemiche e il rientro di molte aziende che avevano abbandonato il Consorzio sono l’eredità che Fugazza passa a Seralvo che, per parte sua, potrà contare su un’unità di intenti e su una coesione che non c’era mai stata.

Alla vicepresidenza sono stati eletti:  Renato Guarini (Losito e Guarini srl per la categoria imbottigliatori), Cristian Calatroni (Calatroni di Calatroni Cristian per la categoria viticoltori) e Massimo Barbieri (Torrevilla Coop Agr per la categoria vinificatori). 

Al di là della importante nomina di un presidente all’unanimità (atto che da solo conferma come in Oltrepò sia davvero cominciata una fase nuova), la riunione del cda certifica in modo preciso che è cambiata la storia del Consorzio e degli equilibri in seno all’Oltrepò Pavese. La scelta di un produttore puro di filiera è frutto dell'alleanza tra le due cooperative sociali del territorio, Terre d'Oltrepo e Torrevilla, che avevano sostenuto e fatto convergere i loro voti sui candidati dei produttori di filiera per le recente elezione del consigli di amministrazione, con i privati.

. Significative le parole della neo presidente appena eletta: «È per me un grande onore l’elezione a presidente del Consorzio. Desidero ringraziare per la fiducia che mi è stata accordata. Guardiamo con ottimismo ai prossimi tre anni, durante i quali ci impegneremo per promuovere un lavoro costruttivo e sinergico, mantenendo sempre aperto un dialogo quotidiano con tutti gli attori coinvolti. Il nostro obiettivo primario è quello di costruire insieme un percorso di valorizzazione del nostro meraviglioso territorio che porti benefici e opportunità a tutti. Porteremo avanti proposte e iniziative che puntino sempre all’eccellenza. Grazie a tutti, sono orgogliosa di poter supportare – con passione e determinazione – il lavoro del Consorzio».

Fra gli artefici di questo risultato, lo sottolineiamo, c’è il Ceo di Terre d’Oltrepò, Umberto Callegari, che con decisione si era impegnato per la nascita di un “patto di territorio” che dovrebbe legare le cooperative e i produttori privati. Una svolta che era stata ribadita anche dal presidente di Torrevilla, Massimo Barbieri, ricordando  che il ritorno nel Consorzio della cooperativa, dopo lo strappo avvenuto nel 2017, aveva come unico obiettivo quello di creare e di valorizzare un unico territorio, l’Oltrepò. E a conferma del nuovo indirizzo Barbieri è stato eletto vicepresidente del Consorzio.

Su queste basi si attendono molte iniziative capaci di valorizzare le grandi risorse del territorio. Una scelta importante sarà certamente quella di puntare sul Pinot nero, per il quale si parla della costituzione di un Fondazione ad hoc.

Chi è Francesca Seralvo (Tenuta Mazzolino), nuova presidente del Consorzio Oltrepò pavese

Francesca Seralvo Mazzolino è una figura importante nel mondo dell'enologia. Nata e cresciuta tra le vigne della Tenuta Mazzolino nell'Oltrepò pavese, Francesca porta avanti una lunga tradizione familiare di produzione vinicola con un tocco di innovazione e ambizione. Dopo essersi laureata con lode in giurisprudenza, con una specializzazione in diritto commerciale e societario, Francesca ha fatto una scelta audace: abbandonare la carriera legale per dedicarsi completamente alle vigne di famiglia. La sua decisione è stata guidata dall'amore per la terra e dalla volontà di portare avanti il sogno di suo nonno di creare un angolo di Borgogna in Oltrepò.

Consorzio Oltrepò pavese: all'unanimità Francesca Seralvo  nuova presidente

Francesca Seralvo (Tenuta Mazzolino), nuova presidente del Consorzio Oltrepò pavese

Da nove anni alla guida di Tenuta Mazzolino, 40 anni, Francesca Seralvo è la terza generazione della famiglia proprietaria dell’azienda di Corvino San Quirico sulle colline del Pinot nero nel Casteggiano, cuore dell’Oltrepò Pavese. Il nonno di Francesca, Enrico Braggiotti, fondò l’azienda negli anni Ottanta, dopo aver acquistato un appezzamento di terreno nel paese. Nel 2015 Francesca Seralvo ha raccolto il testimone della madre Sandra,  rinunciando alla carriera da avvocato e assumendo la responsabilità dell’impresa di famiglia, nella quale era cresciuta fin da bambina.

La sua gestione delle vigne riflette i suoi valori etici e ambientali, con una produzione limitata per ettaro e pratiche agricole sostenibili che evitano l'uso di concimi chimici. Questo impegno le consente di produrre vini di straordinaria qualità, che riflettono fedelmente il terroir unico dell'Oltrepò Pavese e la sua visione enologica. Francesca è una figura rispettata nel mondo del vino, sia per la sua competenza tecnica che per la sua dedizione alla qualità e alla tradizione.

Cosa sapere sulla Tenuta Mazzolino

Tenuta Mazzolino è una gemma nascosta nel borgo di Corvino San Quirico, incastonato nelle colline dell'Oltrepò pavese. Su una superficie di venti ettari, questa tenuta accoglie 5500 piante di vite, disposte lungo la riva destra del fiume Po, nei pressi degli Appennini. Quest'area è rinomata per la sua lunga e illustre tradizione nella produzione di vini di alta qualità, riconosciuti con l'Indicazione geografica controllata. Fondata nel lontano 1980, Tenuta Mazzolino ha abbracciato fin da subito l'innovazione e l'eclettismo, adottando approcci alternativi nella gestione del suo territorio.

Ispirandosi alla prestigiosa Borgogna, celebre regione vinicola francese, l'azienda ha adottato un approccio "super green", focalizzato sulla sostenibilità ecologica. I terreni argillosi e poco calcarei della tenuta ospitano varietà di uve internazionali, tra cui il Pinot Nero (con un vino simbolo, vincitore in molti concorsi, come Noir) e lo Chardonnay, accanto al prezioso vitigno autoctono Croatina per produrre Bonarda.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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